Per capire meglio le cose, bisogna distaccarsi. Mettersi dunque in una posizione più elevata, ossia meta che in greco significa oltre: da lì, lontano dagli affanni della quotidianità, si vede un mondo nuovo, diverso, in cui nascono nuovi pensieri e sogni professionali.
Per questo sono stato avvocato in una vita precedente (1993-2003), ma da venti anni mi occupo di formazione, prima in aula e poi con l'affiancamento in percorsi individuali o di gruppo: oggi amo aiutare i professionisti e le piccole imprese a (ri)trovare la loro strada. Ho bisogno di emozionare ed emozionarmi mentre lavoro cercando nuovi modi per gestire il cambiamento strutturale.
Un mentore o un coach? A te la parola: non amo le etichette.
Posso dirti che sono un inguaribile curioso, creativo, avido lettore di tutto ciò che abbia anche lontanamente a che fare con il comportamento umano: dalle neuroscienze delle percezioni al decison making, passando per la comunicazione e il problem solving, per finire col branding e marketing, all'interno di un mindset dinamico orientato alla complessità. E mirato a sviluppare l' (auto)imprenditorialità.
Corridore scarso, ma appassionato, dallo sport ho imparato che con metodo e costanza si possono raggiungere risultati eccezionali: l'unico limite è dato dal DNA. Gravemente dipendente dalla musica, nato con i Pink Floyd nel cuore; probabile multipotenziale con smisurata tendenza alla sperimentazione. Bravo ometto di casa con ottima inclinazione alla cucina. Se sei o passi dalle Marche potresti assaggiare qualche mia realizzazione .
La mia sfida è sostare nell'incertezza in una dimensione etica: ciò implica il perseguimento di fini non solo economici nella mia attività professionale. Perseguo dunque "finalità di beneficio comune operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente". Queste sono le esatte parole contenute nella legge 208/2015 (commi da 376 a 382 ) istitutiva della disciplina delle società benefit: cerco di fare come singolo quello che la legge prevede per le società.
Mi piace stare un po' più avanti e lasciami ispirare da quello che accade intorno a me.
Si vive per guadagnare, o si guadagna per vivere? Esiste un'altra possibilità? Passo del tempo su simili quesiti: al momento attuale la risposta è che sono mosso dal desiderio di trovare persone che vogliono impegnarsi in un cambiamento professionale e che mi facciano capire che le ho davvero aiutate. Passare il tempo a fare attività che nessuno apprezza o trova poco utili non è giustificato - per me - da nessuna somma di denaro. Il tempo è una delle poche risorse davvero non rinnovabili e su questa terra abbiamo un biglietto di sola andata: non mi interessa fare un viaggio privo di senso.
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